lunedì 28 maggio 2012

Sulla strada

Ore 20 di un qualsiasi giorno da una settimana circa. Il far della sera arriva tranquillo, finalmente la luce del giorno filtra ancora nel fitto fogliame del viale dell'av. Valois, ma qualche cosa nell'aria sembra in attesa. Ed infatti, puntuale, arriva lo sbattere di tegami e pignatte.
D'un tratto, il quartiere intero si anima, già nella piazza si sono radunate famiglie, coppie, anziani e una torma di bambini, un'armata rumorosa e felice, ognuno con un coperchio, una padella, un colapasta ed un mestolo, un cucchiaio da cucina. 
Sbeng, sbeng, sbeng.
Il corteo si mette in marcia alla spicciolata, i girofari della scorta della polizia aprono la strada e costellano gli incroci del quartiere. La colonna umana marcia ritmata, fracassona, allegra. Rivendicano l'indignazione contro la legge speciale varata dal governo che tenta di soffocare la protesta studentesca che ormai da più di cento giorni manifesta contro l'aumento delle tasse scolastiche, il 75 % in più nei prossimi cinque anni. Legge speciale che dichiara illegale ogni manifestazione non dichiarata alle forze dell'ordine e assegna ammende esagerate a chi non si adegua. A Montreal in ogni quartiere succede la stessa cosa: una marcia al ritmo metallico di pignatte e cucchiai. Un'ora o poco più e poi ci si da appuntamento alla sera successiva.
Sbeng, sbeng, sbeng.
L'altra sera, dopo l'evento, mi trovavo nel giardino della mia compagna, a bere una birra. È giunta la sua coinquilina, E. il viso arrossato e il vento tra i capelli. In mano un tegame lucido dai colpi ricevuti e un moncone di cucchiaio di legno: "Non durano niente, mi si è rotto in mano!"
Sbeng, sbeng, sbeng.
Un'altra sera, camminando nelle strade dopo lo scioglimento del corteo, seguivo una famiglia e ne ascoltavo la conversazione tra la bimba di circa cinque anni e la madre che portava un altro pupo in groppa:
- Mamma, ma perchè torniamo a casa se non abbiamo avuto quello che volevamo?
E la mamma saggia:
- Perchè il governo è come i bimbi: a volte bisogna ripetere le cose cento volte...
Sbeng, sbeng, sbeng.
Montreal, quartiere Hochelaga, primavera 2012.

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