lunedì 18 luglio 2011

Limiti II

Senza dubbio il limite mi affascina. La consapevolezza di essere coscienti dell'esatto istante e meccanismo che porta una realtà ad essere altro, il bordo del tempo, dello spazio, dell'essere dal non essere più... A guardare bene, c'è una continuità armonica di contrazione ed espansione, una sottile zona grigia dove qualche cosa arriva e diviene, non è più, compenetra ed espelle già il qualcos'altro, una sintesi di rigetto, dove al posto di essere con, si diviene essere altro. Me ne rendo conto, si sconfina (!) nell'ontologico su questa via, un percorso sdrucciolevole di questi tempi, dove il digitale - per intenderci il linguaggio binario 0, 1 - è diventato una bella scusa per tagliare il nodo gordiano dell'ambivalenza, dell'essere non ancora e l'essere di già...
Le albe e i crepuscoli del nord, che si protraggono esageratamente e non è mai subito sera, le notti agitate dal lento roteare delle costellazioni, le maree che sono e non sono già più, gli affetti che si tramutano in passioni per sgretolarsi in indifferenza, la bottiglia che sempre si svuota per quanto piccolo il bicchiere tu decida di utilizzare....
"Una valanga, una frana, un'eruzione non è che un nuovo equilibrio che si forma, una nuova stasi", così mi raccontava un vecchio saggio conoscitore delle montagne e della geologia, che dagli anni '60 mappava con carotaggi regolari tutta la catena delle Alpi e quindi di queste cose ne sapeva da vendere, eppure non c'è che la gravità, che porta tutto in basso e livella. C'è stato un tempo di forze inimmaginabili, inumane per i nostri orizzonti fragili, dove le ossa della terra si sono tese ed anno sfidato le altezze, i vertici, i limiti. E forse già alla prossima alba, al limite della notte - per dirla insieme a Celine e al suo titolo così meraviglioso - che il limite si contrae e si lacera, per ricomporsi al prossimo crepuscolo.
Nel quartiere, una sirena della polizia lampeggia, tra le chiostre di buio delle finestre del vicinato, c'è una luce accesa, qualcuno veglia.... o ha semplicemente una brutta sbornia. E non è che lunedì...

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